Ha destato grande scalpore anche sulla riviera romagnola la morte di Alessia Ferrante, l’influencer di Bisceglie morta venerdì pomeriggio, in circostanze assurde, durante un intervento di liposuzione.
La 37enne pugliese, infatti, era un volto molto noto della movida di Milano Marittima, dove trascorreva gran parte delle sue estati, passando dalla spiaggia patinata del Papeete al prive luxury del Pineta. Non a caso, uno dei primi a rivolgerle l’estremo saluto, sotto l’ultima foto pubblicata nella sua pagina instagram, è stato proprio Patrick Baldassari, organizzatore del Vip Master e titolare del bagno Paparazzi.
Figlia dell’ex calciatore pugliese Renzo Ferrante, Alessia si sarebbe dovuta sottoporre ad un intervento di asportazione di tessuto adiposo alle gambe. Il malore pare sia sopraggiunto subito dopo la somministrazione dell’anestetico.
A Milano Marittima, dove trascorreva le sue estati fin da giovanissima, Alessia era particolarmente legata al manager Ale Piva che, in più di un’occasione, l’aveva coinvolta nei suoi eventi mondani: “Ricordo con particolare affetto – spiega Piva – un inverno di qualche anno fa quando portai Alessia con me a Canazei durante la tradizionale ‘Settimana Vip’. Lei era felicissima di quell’esperienza ed io ero molto contento di averla lì con me. Alessia era una ragazza solare, sempre sorridente, con tanta voglia di vivere. Averla ad un evento era sempre un ‘plus’ perché lei era molto portata per le relazioni sociali, sapeva stare tra la gente e divertirsi nel modo più genuino. Quando era con me in montagna, una mattina, le regalai un tour in elicottero sulla Marmolada. Sotto il suo post oggi le ho scritto: ‘addio Ale, pensavo di averti già portata io in cielo…'”.
Sul caso della sua morte la Procura ha ovviamente aperto un’inchiesta. Sotto indagine, per il momento, il titolare del poliambulatorio privato, il chirurgo plastico di Monopoli Francesco Reho, subito interrogato dai Carabinieri.
La sede del centro medico, intanto, è stata sottoposta a sequestro e il magistrato affiderà nei prossimi giorni l’incarico per l’autopsia ad un medico legale e ad uno specialista in chirurgia plastica.
L’inchiesta si svilupperà su un doppio binario. Oltre ad accertare le cause del decesso, il pm vuole vederci chiaro sul tipo di intervento al quale la donna si doveva sottoporre, se cioè fosse compatibile con le attività sanitarie urgenti non sospese per via dell’emergenza da Covid-19. La domanda alla quale l’indagine dovrà rispondere è se quel poliambulatorio poteva essere aperto e, soprattutto, se poteva effettuare quel particolare intervento di asportazione di tessuto adiposo.
Benché bellissima, non era la prima volta che Alessia si sottoponeva a chirurgia plastica. Negli ultimi anni ne aveva fatti diversi, l’ultimo dei quali ad ottobre 2019 sempre nella struttura del dottor Reho. Da allora aveva anche iniziato a collaborare come promoter dell’attività dell’ambulatorio. Venerdì, però, qualcosa è andato storto. Alessia Ferrante, subito dopo l’anestesia, ha avuto un arresto cardiaco e i tentativi di rianimazione degli operatori sanitari del 118 chiamati dal medico non sono serviti a salvarla.
Foto Ottavio Giannella