L’ex generale dell’Arma Antonio Pappalardo fa proseliti anche a Cesenatico dove, nei giorni scorsi, un cittadino si è recato nella locale stazione dei Carabinieri per sottoscrivere una denuncia a carico di ignoti per “abuso di ufficio” e “procurato allarme”.
Si tratta della querela pre-stampata dei Movimenti “Gilet arancioni” e “Liberazione Italia” per far luce sui misteri dell’emergenza epidemiologica. Ad ispirarla il lider-maximo della protesta, quel Generale in quiescenza Antonio Pappalardo, portavoce dei “Forconi”, già finito agli albori delle cronache per una serie di vicende giudiziarie, come il rinvio a giudizio per vilipendio nei confronti del presidente della Repubblica Mattarella (di cui aveva chiesto l’arresto in quanto “usurpatore”), per la condanna ad 8 mesi per diffamazione nei confronti del Generale Viesti e per la sua candidatura a Governatore dell’Umbria (finita con lo 0,13% dei voti). Pappalardo è stato anche indagato perché “mediante la diffusione di video sui social network ed una intervista rilasciata ad un quotidiano il 22 ottobre 2017” avrebbe istigato gli appartenenti alle forze dell`ordine ad arrestare i membri del Governo e del Parlamento “perché da lui ritenuti privi di legittimazione” sulla base di una sentenza della Corte costituzionale del 2014.
Nella denuncia presentata dal 56enne cesenaticense viene anche sollecitata una “presa di coscienza” da parte del popolo italiano al fine di “aggregare i cittadini su sette obiettivi”, tra cui la lotta contro il nuovo ordine mondiale “che si vuole imporre ai popoli per sottrarre loro la sovranità costituzionale”, la lotta contro le vaccinazioni di massa, l’uscita dall’Europa, il ritorno alla lira e il riordinamento dello Stato affinché il Capo dello Stato o del Governo siano eletti direttamente dal popolo.
Sul Covid-10, il Generale aveva parlato di una cospirazione planetaria architettata dalle lobby economiche, definendo l’emergenza epidemiologica un “grande inganno” perché “il virus è solo una normale influenza”.

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