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Sfiducia al sindaco: ecco cosa voteranno i consiglieri

By 9 Gennaio 2015 No Comments

Aspettando la resa dei conti per la Giunta Buda, abbiamo sentito alcuni consiglieri comunali sul voto che questa sera chiederà loro la mozione di sfiducia al primo cittadino di Cesenatico (clicca qui per leggere l’articolo).

Il consigliere comunale del PdL Ivan Cangini, ago della bilancia in questa importante partita per la Giunta Buda è ancora indeciso: “Mi sto confrontando con i miei elettori, la scelta sarà su un voto di astensione o di sfiducia al sindaco Buda”, spiega Cangini.

Allineato alla Giunta e quindi contrario alla mozione presentata da Pd e Pri, il consigliere PdL Francesco Scaramuzzo, che nonostante le critiche delle ultime settimane al primo cittadino, voterà per la fiducia a Buda: “Parto da un dato di fatto, il gruppo consiliare più numeroso della maggioranza e di cui faccio parte si chiama ancora PdL, nonostante dal 2011 gli assetti politici nazionali siano profondamente cambiati. E questo perchè, per quello che mi riguarda, non sono venute meno le motivazioni che ci hanno consentito di battere la sinistra. Altra cosa è il diritto di critica, che penso sia il fondamento della democrazia. Sulla questione parcheggi la mia critica era sul metodo, perchè credo che sia più facile ottenere buoni risultati se si lavora con metodo, programmazione, condivisione”.

Il consigliere del Movimento 5 Stelle Alberto Papperini

Il consigliere del Movimento 5 Stelle Alberto Papperini

Critico il consigliere del Movimento 5 Stelle Alberto Papperini: “La maggioranza politica di questa città non esiste più, c’è ben poco da dire. Durante questi tre anni e mezzo di legislatura, pezzi importanti della maggioranza hanno lasciato la nave ormai alla deriva. Le cause di questo declino vanno ricondotte in primis ad una gestione pressapochista della cosa pubblica. Dovevano essere fatte scelte coraggiose ed invece Buda è stato in grado solamente di scopiazzare le modalità con cui le passate amministrazione di sinistra si sono imposte nei confronti della città, svendendo il patrimonio pubblico con l’affaire Gesturist, aumentando il debito della città oltre i 50 milioni di euro e progettando opere pubbliche quanto meno imbarazzanti. Ci era stato promesso un cambio di rotta, ma non ce ne siamo accorti. Francamente speravo che un giovane sindaco, professore di liceo, avesse più coraggio e determinazione nella gestione del bene pubblico. Purtroppo abbiamo assistito alla riedizione delle precedenti giunte Pd. Praticamente non è cambiato nulla. La pressione fiscale è altissima mentre i servizi sono scarsi. Abbiamo poi assistito a delle decisioni inquietanti: è stato impedito il funzionamento della commissione controllo e garanzia; di fronte a legittime considerazioni abbiamo ricevuto querele; è stato licenziato un vicesindaco-assessore all’urbanistica con motivazioni talmente ridicole da far pensare che le motivazioni vere si nascondessero nelle pieghe di varianti urbanistiche, partorite poco dopo a seguito della nomina del nuovo dirigente Foschi (variante 6% al piano regolatore 1998). Tanti cittadini e imprese attendevano risposte per modernizzare le loro attività e invece solo sette illustri signori ne hanno giovato. Al dichiarato fallimento amministrativo si aggiunge anche quello politico. La seduta sarà pubblica questa sera in consiglio comunale. Partecipate numerosi dalle 20 nella sede municipale in via Moretti”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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