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Non vorremmo essere nei panni dei commercialisti di Cesenatico che, in questi giorni, dovranno telefonare ai propri clienti per ricordare loro le scadenze delle tasse. Il rischio di ricevere in risposta qualche epiteto colorito stavolta è alto.

Gennaio, infatti, è uno dei mesi più impegnativi per i contribuenti e, anche se molte attività oggi vivono giorni difficili, l’Erario non aspetta e, anzi – in piena zona arancione – rincara la dose.

Eh già perché entro il 18 gennaio dovremo versare anche quelle imposte “generosamente” sospese per l’emergenza Covid.

Entro lunedì, infatti, i lavoratori autonomi, liberi professionisti titolari di partita Iva, gli imprenditori, gli artigiani e commercianti, gli agenti e rappresentanti di commercio, le società di persone e soggetti equiparati, le società di capitali e enti commerciali, gli enti che non svolgono attività commerciali, devono provvedere ai versamenti relativi alla prima rata (pari al 50%) dei tributi sospesi nel 2020 per l’emergenza pandemica.

Fanno eccezione solo i contributi sospesi Inps che sono stati ulteriormente prorogati al 31 gennaio 2021, scadenza che slitta a lunedì 1° febbraio 2021, come comunicato dallo stesso Istituto previdenziale.

La chiamata alla cassa riguarda, tra gli altri, le imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e turismo, tour operator, federazioni sportive nazionali, società sportive, professionistiche e dilettantistiche, soggetti che gestiscono stadi, impianti sportivi, palestre, ricevitorie del lotto, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, bar e pub, aziende termali, onlus e altri soggetti.

Tutti i pagamenti sospesi potranno essere effettuati, senza sanzioni e senza interessi, per un importo pari al 50% delle somme oggetto di sospensione.

La norma, infatti, ammetteva o il versamento in unica soluzione entro il 16 settembre 2020 oppure il ricorso alla rateazione, fino ad un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 settembre 2020, ed il restante 50%, senza sanzioni e senza interessi, mediante rateazione, fino a un massimo di 24 rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata, entro il 16 gennaio 2021, che slitta a lunedì 18 gennaio.

Sempre entro la stessa data del 18 gennaio sono previsti anche il versamento, da parte dei sostituti d’imposta, delle ritenute alla fonte operate a titolo di acconto sui redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese di dicembre 2020 e delle addizionali comunali e regionali. Lo stesso adempimento riguarda anche il versamento delle ritenute relative a redditi da lavoro autonomo e alle provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza corrisposti nel mese precedente.

Previsto anche il versamento da parte dei sostituti d’imposta dei contributi relativi al mese di dicembre 2020 sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, il versamento Iva di competenza del mese di dicembre 2020 da parte dei contribuenti Iva mensili (per i contribuenti che hanno affidato a terzi la tenuta della contabilità si tratta, invece, dell’imposta divenuta esigibile nel mese di novembre scorso).

Ancora entro il 18 gennaio, chi ha realizzato delle locazioni brevi è tenuto al versamento delle ritenute sui canoni o sui corrispettivi pagati o incassati, mentre mercoledì 20 gennaio scade il termine per il versamento dell’Imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche relative all’ultimo trimestre del 2020.

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