Rolando inizierà a preparare la pira già dal mattino di giovedì. Il suo compito è cruciale e fondamentale: il fochista. A lui il compito di tenere viva la fiamma della tradizione che si accenderà nel cuore pulsante del borgo marinaro di Cesenatico: Piazza delle Conserve. Un evento tipico che di questi tempi non è scontato e che assume un valore aggiunto non da poco. Quello di resistere contro i venti della pandemia e di quel che porta con sé.
“Non si rinuncia alla tradizione – ha detto Igor Magnani presidente della Proloco del Monte – perché un fuoco acceso scalda i cuori anche di questi tempi”.
Così anche questo importante appuntamento passa sotto la tutela dell’attivissima Proloco del Monte anima vivace del centro storico di Cesenatico. L’accensione vera e propria avverrà giovedì intorno alle 18 alla presenza del sindaco, della Proloco e dei Lupi di Liberio. Presente e attiva anche la Cri con la casetta dispensa nettare antigelo: il vin brulè.

La fiamma resterà accesa fino all’Epifamia conservando una tradizione che dura da oltre 60 anni. Un tempo il bracere ardeva nelle immediate vicinanze della piazza, dove ora c’è il parcheggio. Solo, si fa per dire, da circa trenta anni prende spazio al centro della piazza per un momento di condivisione e incontro.