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E’ una delle minacce silenti del nostro turismo perché, nel caso avanzasse verso riva, renderebbe “problematico” il bagno dei turisti. Stiamo parlando del granchio blu, la specie “aliena” del mare Adriatico, il temutissimo “flagello” proveniente dall’Oceano Atlantico che, dove passa, distrugge ogni specie vivente. Perchè mangia di tutto, nuota e si sposta anche fino a 30 chilometri dalla costa, distrugge impianti e reti, fa danni alla piccola pesca e agli allevamenti. 

Per adesso, fortunatamente, se ne sta lontano dalla battigia e dunque, a parte i danni ingenti al settore della miticoltura (circa 60 e 70 milioni di euro), non minaccia l’incolumità dei vacanzieri. 

Ma il suo sviluppo va arginato perché, con le sue potenti chele, é ormai diventato una specie dominante nella catena alimentare dell’alto Adriatico. E l’uomo é l’unico che può fermarlo.     

Con questa finalità, Legacoop Agroalimentare e Cooperativa Ca­sa del pescatore di Cattolica, in collaborazione con Ecomondo, Legacoop Emilia-Romagna e i pe­scatori del Consorzio pescatori di Goro, Cooperativa la Vela, Coope­rativa pescatori di Cervia, Casa del pescatore di Cesenatico e Coope­rativa Lavoratori del Mare di Ri­mini hanno lanciato ieri, dalla motonave “Bella Rimini”, la campagna promozionale dei prodotti ittici regionali.

E al centro dell’offerta culinaria, per la prima volta – oltre a cozze e vongole nostrane – figura proprio il granchio blu. L’obiettivo è fa­rlo entrare stabilmente nella cul­tura gastronomica romagnola in modo che venga servito quotidianamente sulle tavole di alberghi e ristoranti.

granchio blu

Del resto, il suo sapore é ottimo e si lega perfettamente con la tradizione gastronomica romagnola che ha nella “zuppa di pesce” (o sauté) uno dei suoi cavalli di battaglia. Ieri, dunque, da Rimini é partita una nuova campagna promozionale, quella che intende incoraggiare il consumo del granchio blu nelle cucine romagnole. Non una “chicca” esclusiva, ma un prodotto ittico di largo consumo che – grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo – può rappresentare un’opportunità molto interessante per il settore della ristorazione locale.

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