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All’indomani del 25 luglio 1943, la destituzione di Mussolini da parte del Gran Consiglio del Fascismo, venne salutata con manifestazioni che facevano emergere la diffusa opposizione al regime ed alla guerra voluta dal fascismo, come l’abbattimento di busti e statue del duce, la cancellazione delle scritte murali e il saccheggio delle sedi.

A Gattatico, nel Reggiano, i sette fratelli Cervi, insieme agli antifascisti del loro paese, per celebrare questo evento epocale nella storia d’Italia, scelsero la strada della festa e della convivialità. Portarono in piazza due bidoni per la raccolta del latte, ricolmi di pastasciutta per condividere un pasto con tutti i concittadini: un banchetto collettivo all’interno del quale, senza distinzioni e gerarchie, una comunità avrebbe ritrovato un nuovo senso della propria identità. È la forza della festa, da sempre uno degli strumenti più forti di opposizione al potere. Alla fine degli anni ottanta si cominciò a recuperare questa forma di celebrazione che faceva riferimento alla famiglia Cervi.

Nel corso degli anni, la festa della pastasciutta antifascista si è diffusa in tutta Italia, fino a diventare una delle kermesse più importanti e conosciute dell’antifascismo italiano e ha dato vita ad una rete che si è diffusa in tutto il paese ed anche nelle comunità italiane all’estero.

Anche la sezione A.N.P.I. di Cesenatico – con il contributo della sezione A.N.P.I. del Rubicone, della CGIL di Forlì-Cesena, la Rete Democratica e Antifascista di Cesenatico ed il patrocinio del Comune di Cesenatico – organizza la “Pastasciutta antifascista”. L’appuntamento è alla Casa del Parco, nel Parco di Levante di Cesenatico, giovedì 25 luglio a partire dalle ore 19.

Per informazioni e prenotazioni potete contattare il numero di telefono 0547 642111 (prenotazioni per la cena entro il 20 luglio).

E non c’è festa senza musica eseguita dal vivo: Balera d’Amore sarà la colonna sonora della festa che accompagnerà il banchetto collettivo. Sarà presente anche il banchetto per la raccolta firme per fermare l’Autonomia differenziata.

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