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Nei giorni scorsi, nel tratto di mare antistante Cesenatico, a circa un miglio dalla costa, sono state liberate 20 riproduttori adulti di anguille europee e con esse circa tre 3 milioni leptocefali, larve poco più grandi di un paio di millimetri, del tutto trasparenti, invisibili a occhio nudo.

L’obiettivo del progetto – partito oltre dieci anni fa – è la tutela, la riproduzione e lo svezzamento delle anguille riprodotte nell’ambito del progetto dedicato Lifeel nei laboratori  del corso di laurea di Acquacoltura di Cesenatico.

La pesca delle anguille in Italia nelle acque lagunari, infatti, negli ultimi quarant’anni è scesa del novanta per cento passando: da 2000 a meno di 150 tonnellate. Per questo in tutta Europa sono stati finanziati diversi progetti per la salvaguardia ed il ripopolamento della specie.

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