Un hacker di 15 anni di Cesena è finito nel mirino della polizia postale. Lo scoop rivelato dal Corriere di Romagna ha fatto il giro del mondo. Dalla camera di casa sua, comodamente seduto al pc, il ragazzo non solo cambiava le rotte alle petroliere nel Mediterraneo, ma si era intrufolato nel sito del ministero dell’istruzione riuscendo a fare un colpo che resterà nella storia. Trasformare le insufficienze in 6 in pagella.

Le indagini sono doverose, il sequestro del pc scontato, ma l’azione del ragazzo è degna di nota e segno inequivocabile dei nostri tempi. L’indissolubile legame uomo tecnologia. E quanto questo legame sia condizionante e attaccabile. Infatti la denuncia è partita da un traffico sospetto che proveniva da Cesena avvistato nei programmi delle rotte delle petroliere.
La notizia ha riempito pagine di quotidiani e nell’edizione di ieri, lunedì, sul Foglio c’è chi lo vorrebbe alla corte di Musk. Antonio Gurrado, in un geniale passo del suo servizio scrive: «se fossi Elon Musk, oggi (ieri, ndr), a Washington, a Giorgia Meloni direi quanto segue: “Ho letto la notizia sul Corriere di Romagna ma non ho capito bene: davvero il ragazzino sta venendo indagato dalla polizia postale? Adesso questo quindicenne di Cesena, che neanche so dove stia, anziché scorticarsi con l’onanismo si infila nel taschino il ministero dell’Istruzione e quello (se esiste ancora) della marina mercantile; e voi, anziché premiarlo, lo punite?”».