Sanremo, se ne parla e si ascoltano in radio i brani che stuzzicano di più le corde degli ascoltatori. Ma cosa ne pensa in città chi con la musica ci lavora?
«Sinceramente l’ho seguito poco quest’anno – ha detto Chicco Capiozzo – e devo essere ancora più sincero non ho visto niente di interessante». Fabio Nobile snocciola il suo tris: «A me non è dispiaciuto affatto. L’assenza di eccessi ha permesso a grandi e piccini di guardarlo senza troppo impegno. Personalmente sono stato contento di vedere sul palco artisti che vanno forte in radio cosa che, con quelli della mia generazione come Jovanotti, Cremonini e tanti altri, non è mai esistita. Poter guardare il festival con due figli adolescenti, tutti insieme sul divano per me è stato un successo! La mia classifica era Olly, Giorgia, Lucio. Anche se credo che la mia amica Serena Brancale il festival lo vincerà quest’estate».
Traguardo tormentone dell’estate. Tra i brani in gara di Sanremo c’è stata la colonna sonora dell’estate? Lo abbiamo chiesto a Andrea Pompei che, dalla sua torretta nella spiaggia del grattacielo vigila sul mare e “tasta” il polso della hit dell’estate. «Io quoto “Cuoricini” e “Grazie ma no grazie” di Willie Peyote. Secondo me sono quelle più orecchiabili, in linea con lo stile scanzonato dell’estate».
Non poteva mancare Roberto Mercadini e il suo sguardo attento a ciò che succede anche nel piccolo schermo. «Mi è piaciuto molto l’intervento della mia amica Geppi Cucciari con la sua raffica di battute in serie e la sua energia travolgente. Ho ascoltato con commozione la canzone di Simone Cristicchi che, per come l’ho conosciuto, è una persona squisita. Mi ha affascinato la canzone di Joan Thiele, per me è molto suggestiva».
Il regista Ivan Boschi è rimasto sintonizzato sul pianeta Sanremo nonostante da giovedì a domenica sia stato al lavoro a teatro per il musical che ha diretto. «Ne abbiamo parlato con i ragazzi e le ragazze della compagnia Ndo che abbracciano più generazioni. I più giovani hanno apprezzato molto la canzone di Olly. Io resto legato ad un Sanremo in cui si premia anche la formazione dell’artista. I testi mi sono parsi sono molto leggeri, a partire da “Cuoricini”. Mi è piaciuto molto il look degli artisti – ha aggiunto – senza un’eccessiva stravaganza. I miei favoriti? Preferisco non dirli… mi piace la bella musica e la bella canzone. Ho trovato molte affinità con Gabbani e Giorgia».
Sanremo non è Sanremo senza i gruppi facebook in cui commentare tutto, canzone, artisti, conduttore, ospiti, costumi. Tra questi c’è il gruppo “The definitive Sanremo” che ha in Alessandra Fantini una delle moderatrici. «I miei preferiti sono Achille Lauro e Fedez. Sanremo è come il Natale, quando arriva arriva! A me è piaciuto perché snello e veloce. Le canzoni in gara ovviamente non mi sono piaciute tutte, ma riconosco che dalla conduzione Amadeus sono tornati a guardarlo i giovanissimi, pertanto la torta è tornata ad essere attrattiva per il mercato discografico e le torte, si sa, si mangiano a fette. Complessivamente non mi è dispiaciuto, a parte lo scandalo votazioni».