Un importante piano di riorganizzazione e potenziamento dei servizi sanitari è in corso a Cesenatico, con un investimento complessivo di 9 milioni di euro. Questo progetto, avviato nel 2023 e che terminerà nel 2026, nasce dall’esperienza della pandemia e punta a migliorare l’efficienza dell’assistenza ospedaliera e territoriale. Tra le risorse impiegate, anche i fondi del PNRR, per garantire un sistema sanitario più moderno e accessibile a tutti.

Da alcune settimane sono partiti i lavori per la costruzione della nuova Casa della Comunità, a pochi passi dall’ospedale Marconi di Cesenatico.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono gli interventi già attivati e quelli in fase di progettazione con la dott.ssa Paola Ceccarelli, direttrice del Distretto Rubicone e Distretto Cesena-Valle del Savio.
“Dal 2024 è stata avviata l’attività del Cau (Centro di Assistenza e Urgenza), con il ridisegno di vari servizi – spiega la dott.ssa Ceccarelli – Inoltre è stata attivata una nuova palestra per pazienti ricoverati e per prestazioni ambulatoriali all’interno dell’ospedale Marconi. A maggio 2024 è partita la Centrale operativa territoriale, necessaria per attivare la Casa della Comunità e dedicata solo ai professionisti”.
Ma il 2024 ha visto l’inaugurazione anche di una nuova Tac all’ospedale Marconi, dove prima era presente solo un servizio di Radiologia. Inoltre sono stati potenziati ambulatori specialisti, come quello di Agopuntura, gestito da personale anestesista e fisiatri, e il nuovo ambulatorio di Neurologia per pazienti che soffrono di cefalee.

“Sempre nel 2024 sono stati avviati i lavori del nuovo edificio della Casa della Comunità, che termineranno a giugno 2026, secondo i tempi stabili dal PNRR – continua la dott.ssa Ceccarelli – Si tratta di una costruzione suddivisa in tre piani, inizialmente si attiveranno i servizi al primo e al terzo piano, poi si passerà al secondo. Il terzo piano accoglierà l’ospedale di comunità con 20 posti letto per pazienti in dimissione dall’ospedale o da domicilii con percorsi assistenziali o di riabilitazione, ma anche con patologie croniche acutizzate, che non necessitano di ricovero”.
Al primo piano saranno trasferiti i servizi territoriali dedicati a persone in condizioni di non autosufficienza come ad esempio anziani e disabili, i servizi sociali, la Pediatria e i medici di Medicina generale… “Progressivamente – continua la direttrice Ceccarelli – saranno quindi spostati tutti i servizi attualmente attivi nella struttura in largo San Giacomo”.
Infine il secondo piano – attivato successivamente – e che sarà destinato ai servizi ambulatoriali.

“Stiamo ragionando sulla costruzione di una partecipazione di associazioni e cittadini per progettare la nuova Casa della Comunità, infatti avrà anche spazi di partecipazione – conclude la direttrice Paola Ceccarelli – Si tratta infatti di una grande opportunità per migliorare i servizi, facilitare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini e integrare la struttura ospedaliera nel territorio”.