“La situazione degli istituti penitenziari in Emilia-Romagna è allarmante e richiede risposte concrete e tempestive”. A dichiararlo è Valentina Ancarani consigliera regionale in quota Pd.

“Nelle carceri dell’Emilia-Romagna — sottolinea Ancarani — il sovraffollamento varia tra il 122% e il 170%, le strutture sono obsolete, mancano agenti di Polizia Penitenziaria ed educatori, i servizi sanitari sono insufficienti e le opportunità di lavoro e formazione sono estremamente limitate. Tutto questo ostacola gravemente il reinserimento sociale dei detenuti. Ancora più dura è la condizione delle detenute, circa il 4% della popolazione carceraria, poiché i servizi sono prevalentemente pensati per gli uomini”.

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“In assenza di risorse statali adeguate, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di intervenire direttamente — prosegue Ancarani — potenziando i servizi sanitari interni, attivando percorsi educativi, teatrali e formativi, e rafforzando la collaborazione con il terzo settore per garantire un supporto continuo e qualificato. Inoltre, riteniamo fondamentale istituire un Osservatorio Carcere, coinvolgendo camere penali, avvocati ed enti del terzo settore, per monitorare l’efficacia delle politiche adottate e proporre soluzioni concrete”.

Per quanto riguarda il carcere di Forlì, Ancarani evidenzia che, nonostante un sovraffollamento meno grave rispetto ad altre strutture, permangono gravi carenze di personale e criticità strutturali. Resta comunque la priorità di portare a termine con celerità i lavori per il nuovo carcere del Quattro: “Dopo lo sblocco del cantiere a inizio anno, auspichiamo che il Governo possa portare a termine i lavori nei tempi previsti, senza ulteriori ritardi”.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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